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Bilance

23 Febbraio 2010

Bilancia Pesa-Lettere e breve storia della bilancia

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Bilancia Pesa-Lettere

La più antica bilancia è la nostra mano. Una mano ben allenata può avere una sensibilità tale da apprezzare le variazioni di qualche milligrammo.
L’onestà o, meglio, la disonestà di qualche frettoloso pesatore ha richiesto, fin dall’antichità, che si stabilissero “pesi e misure” in modo che nessuno potesse essere vittima di inganni e abusi.

Omero e la Bibbia menzionano l’esistenza della bilancia costituita da un semplice “giogo” a due bracci la cui uguaglianza era la regola-base della precisione.
Ma, presto, ci si rese conto che il principio fondamentale dell’equilibrio era il rapporto “peso x lunghezza”, constatazione alla base della precisione della bilancia romana e della bascula.   

Simbolo di equilibrio nel giudizio e di onestà morale, le prime rappresentazioni di bilance risalgono all’VIII secolo avanti Cristo. Un bassorilievo egizio rappresenta un precettore nell’atto di mostrare agli allievi una bilancia. Un’anfora greca del 600 A.C. ha come decoro una bilancia. Delle iscrizioni egiziane del 500 A.C. rappresentano delle bilance. Nella chiesa di San Pietro di Spoleto, eretta nel 1200, fra i bassorilievi appare, simbolica, una bilancia. Nel XVII secolo esistono soltanto due tipi di bilance: quella “a bracci uguali”, spesso fragile e di debole portata, e la “romana” a bracci diversi, più robusta ma poco precisa   

 

Nel 1670 Gilles Personne (o Personnier) de Roberval, matematico, specialista di meccanica e fisica, membro dell’Accademia Reale di Scienze sotto il regno di Luigi XV, avendo osservato come nelle transazioni commerciali l’eccessiva rapidità della pesata andasse a scapito della precisione e dell’onestà, studiò delle bilance che permettessero di appoggiare gli oggetti non più in un posto preciso, ma in una zona più estesa. Roberval arrivò a costruire un “giogo” a forma di rettangolo, deformabile sotto la “carica” del peso secondo un preciso (more…)